Tra le soluzioni di stampa che negli ultimi tempi hanno conosciuto una popolarità sempre più crescente tra gli stampatori possiamo sicuramente annoverare il plotter flatbed UV.
L’ultimo report di FESPA Census inserisce questa tecnologia come la seconda più diffusa nell’ambito degli stampatori professionisti e come la prima tra le tecnologie da acquistare nei prossimi due anni. Tra i motivi principali vi sono diversi motivi tra cui il fatto di rimanere competitivi, di poter ampliare la propria offerta di applicazioni grafiche e di intercettare nuovi clienti in nuovi mercati.
Anche nell’ambito della stampa industriale, dove notoriamente le tecnologie più usate sono la serigrafia e la tampografia, interna o in outsourcing, la stampa UV flatbed è la prima tecnologia da acquistare tra gli intervistati del report di FESPA.
In questo caso, l’esigenza primaria è quella di affiancare le tecnologie tradizionali con il digitale, in modo da aumentare la flessibilità di produzione, risparmiare sui costi, gestire le commesse in tempo reale e non avere limiti nelle pezzature, siano esse molto piccole o addirittura pezzo unico che di numeri più importanti. Qui parliamo di membrane, pannelli di controllo, targhe, custodie contenitori. Tutti personalizzabili, anche nel singolo pezzo.
Il perché di un successo crescente
Questa evoluzione non deve sorprendere. Tanti sono i marchi che propongono soluzioni UV flatbed (dette anche a piano fisso, stampanti piane o a letto piano). Mentre in passato questa tipologia di stampanti era principalmente disponibile solo in grandi dimensioni, impegnative nel costo e nell’uso, oggi vi sono stampanti UV piane nel mercato in diverse misure, con un range di prezzo molto vario, un’usabilità lato utente molto migliorata e con differenti combinazioni di colori dell’inchiostro.
Così, esse diventano un elemento di possibile acquisto per gli stampatori che, magari, non ne avevano ancora considerato l’acquisto, a causa dei prezzi e delle dimensioni, su cui era difficile raggiungere un break-even point accettabile.
I vantaggi della stampa flatbed UV
Senza entrare nei dettagli tecnici, è opportuno reiterare perché la stampa UV flatbed è così importante nella stampa pubblicitaria e industriale.
In primis, essa permette di stampare su varie superfici ed oggetti in maniera rapida e con la giusta qualità e dettaglio. Qui entrano in campo le specifiche proprie degli inchiostri UV. Per loro natura, essi hanno la sua capacità di aggrappare (grip) su tantissimi tipi di superfici, di permettere la sovrastampa di effetti 3D lucidi oppure opachi, effetti tattili e materici e texture.
Altro punto di forza è che l’asciugatura dell’inchiostro UV è praticamente istantanea, grazie alle lampade UV LED (da qui il nome alla tecnologia) che polimerizzano l’inchiostro rendendolo subito solido e asciutto dopo la stampa, senza intaccare assolutamente la superficie, particolare importante quando si stampa su materiali sensibili.
Questo permette di saltare il passaggio dell’asciugatura e dell’accoppiamento su pannello (nel caso di pannelli pubblicitari stampati su vinile). Nel caso dell’oggettistica, senza mettere su un impianto serigrafico o tampografico, possiamo stampare subito l’oggetto nei colori necessari, senza ulteriori finiture.
Ecco, quindi, il vantaggio della stampa UV flatbed: asciugatura rapida, ampia scelta di superfici ed oggetti su cui stampare e possibilità di effetti di stampa. Ma c’è un altro motivo che ha contributo al successo delle stampanti flatbed UV. Come le sorelle Roll-to-Roll (a rotolo) oggi lo stampatore può scegliere quella più idonea alla sua attività. Vediamo come.
Due tipologie principali di stampanti UV flatbed
Possiamo dividere le stampanti UV flatbed in due grandi gruppi. Esse possono considerarsi interscambiabili su alcune delle applicazioni grafiche, ma vi sono differenze strutturali che ne indicano l’attitudine principale.
Il primo gruppo, più dedicato alla stampa di pannelli di diverso tipo (PVC, alveolari, forex ecc.), lastre, fogli, cartoni e cartoncini, tele. Materiali che si possono mettere su un piano, senza la necessità di grandi altezze ma con una luce di carico abbastanza grande da ospitare questa tipologia di materiali e con velocità produttive molto alte.
Facendo riferimento al catalogo Roland, che uso come esempio, consapevole che altri marchi propongono le loro soluzioni con differenti specifiche, nel primo gruppo troviamo il modello Roland EU-1000MF. Esso ha infatti un’ampia luce di stampa (2440x1120mm), perfetto per caricare pannelli o fogli di ogni tipo e una velocità produttiva molto alta. Il prodotto è studiato per fare in modo che soddisfi anche le esigenze di versatilità e non solo di produttività. Infatti, le applicazioni principali sono nell’ambito della comunicazione pubblicitaria, decorazione d’interni e di esterni, segnaletica, arredamento, allestimento stand e negozi e riproduzioni artistiche o fotografiche.
Di solito, per queste tipologie di stampanti la quadricromia è più che sufficiente (oltre agli effetti lucidi e opachi e l’inchiostro bianco per fondi o materiali scuri) e permette di ottenere velocità molto alte.
Il secondo gruppo di stampanti flatbed UV invece si rivolge più alla personalizzazione dell’oggettistica, di regalistica o componentistica industriale. Pur potendo ospitare pannelli, la vocazione principale è la personalizzazione di oggetti di tutti i tipi, anche con spessori importanti di diversi centimetri. Per questo, esse sono disponibili in diverse aree di stampa, per venire incontro a ogni esigenza di personalizzazione degli oggetti.
Per questo gruppo, i modelli di Roland a cui fare riferimento sono quelli della serie CO-300 e 640. Qui le luci di stampa scendono a 76 e 160cm ma le lunghezze possono arrivare fino a 4 metri. In questa tipologia di macchine, non è tanto importante l’alta velocità (che comunque rimane più che accettabile) quanto la possibilità di stampare una serie di oggetti di ogni tipo, come quelli promozionali oppure per il merchandising, scatole, contenitori, bottiglie, piastrelle, palline da golf, valige, porte, tavoli e molto altro, offrendo la massima flessibilità e un’altissima qualità di stampa. Non c’è limite al numero. Qui è possibile anche la stampa del pezzo singolo. I materiali possono essere alloggiati sul piano direttamente oppure con dime dedicate. Dipende da cosa si vuole produrre.
A livello di configurazioni d’inchiostro, oltre alla quadricromia, la verniciatura e il bianco, qui troviamo anche l’arancione e il rosso, per gestire meglio i fuori gamma (riproduzioni di marchi, colori speciali per la differenziazione del prodotto oppure grafiche di alto impatto per foto o illustrazioni). In più, essendo il prodotto realizzato per stampare su tanti tipi di oggetti, è anche dotato di primer, che fa da aggrappante su cui stampare nel caso la superficie risulti ostica per la stampa diretta.
Una scelta da considerare
I dispositivi UV flatbed hanno trasformato e stanno trasformando il panorama della stampa digitale, fornendo un mezzo versatile ed efficiente per stampare su diverse superfici e realizzare, come abbiamo visto, diverse tipologie di applicazioni.
Proprio la versatilità di stampa su diverse tipologie di superfici ed oggetti amplia in maniera significativa il portfolio dello stampatore e dei progettisti o designer di prodotti industriali.
Lavorando in digitale, si può rispondere alle richieste del mercato in tempi molto più brevi rispetto al passato, anche per piccole tirature, pezzi unici o produzioni più articolate. Da notare che le produzioni possono anche avere grafiche diverse da stampare nello stesso momento portando la personalizzazione al massimo livello.
La stampa UV flatbed si integra perfettamente con altre tecnologie di personalizzazione, come la serigrafia o la tampografia, offrendo più varietà di scelta agli operatori. Ovviamente, si affianca anche ottimamente alla stampa a rotolo (eco-solvente, resina/latex, base acqua, sublimazione), permettendo di coprire ogni esigenza della comunicazione visiva.
La possibilità di scegliere poi tra diverse tipologie di flatbed consente di configurare la stampante nella maniera più vicina alle esigenze di chi stampa, che esso sia uno stampatore oppure un’industria.
Una tecnologia quindi a portata di mano e di portafoglio, con tante differenti proposte a livello di prezzo/prestazioni e configurabile secondo le proprie esigenze. Assolutamente da considerare nei piani d’investimento di un’azienda.