La stampa digitale nel 2022

Cosa succederà nel 2022 nella stampa digitale di grande formato e in generale nella comunicazione visiva? Cosa può essere lecito attendersi visto quello che è successo negli anni precedenti?

In questo articolo esploriamo alcune linee di tendenza generali  per condividere con gli operatori del settore cosa potrà accadere e come considerarlo in eventuali investimenti aziendali.

Uno sguardo alla parte economica

La presenza ancora attiva del Covid, il ritorno dell’inflazione e la carenza nella fornitura di materie prime sono parametri che impatteranno sul mercato della stampa digitale. L’inflazione in particolare dovrà essere tenuta d’occhio così come il costo dell’energia e dei beni primari (che può impattare anche sui supporti di stampa).

Per il tessuto italiano fatto principalmente di piccole e medie imprese, già provate dalla pandemia, la sfida derivante da quanto si articolerà soprattutto nell’aumento della produzione per far fronte all’aumento dei costi, una revisione dei prezzi al pubblico. Qundi anche la ricerca di nicchie di mercato con marginalità maggiori rispetto a mercati già consolidati. Secondo le previsioni, questa situazione economica dovrebbe durare fino alla metà del 2022.

Tuttavia, le agevolazioni fiscali messe in campo dal governo, e le facilitazioni del progetto Industria 4.0 offrono alle aziende la possibilità di continuare a investire in innovazione. Nella stampa digitale di medio e grande formato, sarà tuttavia essenziale continuare l’esplorazione di nuovi segmenti di mercato e investire nella combinazione di più tecnologie per ampliare l’offerta del portafoglio di applicazioni grafiche da offrire alla clientela.

Un mondo ibrido ed effervescente

La pandemia ha spinto molto sulla digitalizzazione e nell’uso delle risorse disponibili in rete. Soprattutto nel B2B, la fruizione di contenuti pubblicati sul web (guide, articoli, video, casi studio) ha ampliato la conoscenza delle tecnologie da parte degli utilizzatori che si presentano oggi molto più consapevoli rispetto al passato.

Una delle guide offerte da Roland sulle differenti tecnologie
Una delle guide offerte da Roland sulle differenti tecnologie

Il mix tra eventi virtuali come webinar e dirette e quelli fisici (fiere ed eventi) ha definito i primi come momenti esplorativi per una prima selezione e i secondi come momenti di finalizzazione e di relazione. Tutto questo a vantaggio di una consapevolezza maggiore nelle scelte tecnologiche per le aziende di stampa e comunicazione visiva.

Ultimo, ma non meno importante, lo scenario che si presenta è caratterizzato da una iper-competizione, che non significa solo la comparsa di nuovi attori ma la necessità di preservare una flessibilità che le aziende devono strutturare per reagire velocemente e proattivamente alle richieste del mercato, sia evidenti che latenti, prima che lo facciano gli altri.

A questo proposito, marchi come il mio, Roland DG, e altri nomi della stampa digitale come HP, Mutoh, Mimaki, Epson, Summa, Canon, Agfa per citarne alcuni, devono offrire sia spunti per nuovi mercati da esplorare (nuove nicchie, nuove modalità applicative) sia la consulenza necessaria per aiutare gli stampatori a rimanere pronti a eventuali cambi in corsa richiesti dalle mutate esigenze del mercato (consulenze e supporto tramite i partner sul territorio).

Il 2022

Quando parliamo di futuro e di trend, si tende a immaginare cose che  spuntano improvvisamente fuori e producono un cambiamento.  In realtà non è quasi mai così.

I trend e le situazioni si creano e si consolidano nel tempo e diventano più visibili da un certo momento in avanti. Il loro modo di evolvere di solito ignora gli anni solari ma accelera o rallenta a seconda delle condizioni tecnologiche ed economiche.  Consideriamo allora ciò che sarà più probabilmente visibile e concreto nel 2022.

In generale, analizzando le previsioni dei vari report disponibili online, il mercato del Sign e della comunicazione visiva presenta una crescita media del 4,8% annua fino al 2026, che non è niente male, considerando anche l’impatto pandemico avuto e in essere.

Comunicazione Visiva e Sign

La situazione odierna sembra in alcuni tratti ricalcare quella post pandemica del 2020, quando dopo le restrizioni vi è stato un aumento nella produzione di grafiche per punti vendita per rinvigorire i messaggi e gli ambienti, in combinazione con quelle grafiche specificatamente create per indicare comportamenti e regole da tenere per evitare i contagi.

Queste ultime avranno bisogno di una revisione e aggiornamento, per cui saranno ancora fonte di business nel 2022. Per la comunicazione visiva,  avremo ancora chiusure e aperture che dipendono dal numero dei contagi. Tuttavia, proprio per far emergere il punto vendita, l’evento o l’attività, la comunicazione visiva giocherà un ruolo fondamentale, soprattutto con idee wow e di qualità.

Grafiche da muro (wall graphics), banner da interni ed esterni, bandiere, display POP/POS, grafiche da pavimento e personalizzazione di flotte aziendali, giocheranno un ruolo importante.

Queste proposte grafiche dovranno far parte dell’offerta alla clientela per rendere l’accoglienza indimenticabile e nel rispetto delle norme, magari prevedendo nelle offerte già diverse versioni a seconda delle stagionalità (es. primavera/estate), degli eventi concomitanti (sport, promozioni, ricorrenze).

Un esempio di banner
Un esempio di banner

Servizi di progettazione e design

Proprio la necessità di proporre grafiche che abbiano un impatto sulle persone, una delle tendenze nel modo della stampa e della comunicazione visiva è quella di offrire servizi di progettazione grafica e design.

Se fino ad oggi questi servizi erano dati quasi gratis, contando principalmente sul business generato dal prodotto stampato, il livello di competizione e la specializzazione richiesta porta necessariamente ad offrire questi servizi a pagamento e parte integrante dell’offerta.

E’ ovviamente un processo educativo verso il cliente, ma che genera risultati sul lungo periodo e permette di valorizzare le competenze dell’azienda di stampa. La proposta grafica può passare con l’assunzione di grafici specializzati e designer oppure con accordi con agenzie esterne che possono offrire questo servizio agli stampatori.

Graphic Design
Photo by unsplash.com/@themephotos

La diversificazione delle tecnologie

Una delle tendenze principali, già visibili negli Stati Uniti da circa un paio d’anni e che sta giungendo anche qui da noi, è quella d’integrare più tecnologie all’interno delle aziende di stampa, per offrire un servizio più completo alla clientela ed evitare che essa debba rivolgersi a fornitori diversi.

Soprattutto nelle piccole aziende di stampa, questo aspetto diventa fondamentale per rimanere competitivi. Ma cosa significa diversificazione?

In poche parole, acquisire diverse tecnologie di stampa complementari e, partendo dal file del cliente, proporre diverse soluzioni di personalizzazione con differenti tecnologie e materiali.

Per esempio, stampa & taglio e tecnologia UV, per offrire la personalizzazione degli oggetti. Oppure laser e stampa UV, per creare oggettistica super personalizzata. E ancora tecnologie di stampa su abbigliamento, come trasferimento termico e DTG (stampa diretta su magliette e abbigliamento).

Avere queste tecnologie aumenta la competività e la professionalità della nostra azienda perchè permette di:

  1. Avere un’offerta completa ed evitare la dispersione della clientela
  2. Controllare l’intero processo di produzione e la qualità di stampa
  3. Essere flessibili per produzioni on-demand e cin tempi di consegna molto stretti
  4. Essere autonomi
Esempi di stampa & taglio
Esempi di stampa & taglio

La iper e micro personalizzazione

Tempo fa, Deloitte pubblicò un rapporto relativo al valore che la personalizzazione apporta e di come essa sia sempre più richiesta.

Mentre al tempo della ricerca questo trend diventava piano piano più marcato, la pandemia, lo sviluppo repentino dell’e-commerce e la consapevolezza tra le aziende di brandizzare il più possibile la loro presenza per distinguersi nel mercato, ha accelerato la necessità di personalizzazione, o di personalizzazione di massa, nel senso di renderlo disponibile per tutti, dalla t-shirt all’abbigliamento da lavoro.

Nel 2022, questa sarà una tendenza molto consolidata, da considerare assolutamente nelle attività di stampa.

La personalizzazione è uno dei trend con maggior crescita. Il web-to-print presenta una crescita del 7% annua, quello delle t-shirt ha una crescita attesa del 9,7% e l’e-commerce (dove gli oggetti personalizzati sono venduti) prevede una crescita del 14,7%.

Adesivi, oggettistica, promozionale, abbigliamento, packaging. Sono i settori dove la personalizzazione gioca un ruolo fondamentale, principalmente con le seguenti tecnologie, a cui abbiniamo le maggiori applicazioni:

  • Stampa & taglio – Per adesivi, etichette, personalizzazione di automezzi, moto, scooter, bici, materiale termo trasferibile su abbigliamento, decal.
  • Flatbed UV – Per oggetti promozionali, regali, pannelli, fotografie, contenitori, apparecchiature, strumenti musicali e oggettistica d’arredamento
  • DTG e trasferimento termico – Maglie, felpe, cappelli, borsoni, street-wear, athletic-wear, leisure-wear
  • Stampa UV roll-to-roll – Etichette, packaging (anche con effetti 3D e materici).
Esempi di produzione con una DTG Roland
Esempi di produzione con una DTG Roland

La decorazione d’interni

Sempre descritta come la “next big thing“, la decorazione d’interni con la stampa digitale di grande formato in realtà ha sempre faticato nel diventare un mercato interessante per gli stampatori. Ci sono difficoltà oggettive quali:

  • Trovare la clientela
  • La progettazione dell’arredo
  • Il contatto con i designer e gli architetti
  • Un vocabolario e una tassonomia differente

Tuttavia, le attività svolte sino a oggi di educazione di architetti e designer e la collaborazione tra essi e gli stampatori ha permesso di smussare i vari angoli e rendere la stampa digitale una solida alternativa per la decorazione d’interni. Viscom, per esempio, ha sempre promosso questa sinergia, grazie anche agli sforzi degli organizzatori e di Paola Silva Coronel per rendere più vicina la domanda del mercato  e l’offerta degli stampatori.

Il 2022 sembra un anno in cui la decorazione può diventare un mercato abbordabile per gli stampatori a patto che vi si dedichino delle risorse e si coltivino le relazioni con i progettisti.

Le risorse servono principalmente a stabilire e consolidare un contatto con i designer, gli studi di interior e gli architetti, nonché preparare un catalogo con le varie possibilità applicative. Poi magari dei micro eventi dove illustrare “de viso” le varie applicazioni e le modalità di consegna. Bisogna lavorare in sinergia con queste figure per massimizzare la resa.

A livello applicativo e di offerta parliamo di:

  • Rivestimenti con pellicole di superfici e mobili
  • Fine art (quadri su tessuto)
  • Wall graphic
  • Wall paper
  • Oggettistica
  • Floor graphic
  • Tendaggi, tovaglie, tende
  • Vetri e vetrine
  • Mobili personalizzati
  • Affreschi digitali

Le tecnologie disponibili (in questo casa stampa, stampa tessile, stampa UV), le certificazioni e i materiali rendono oggi il salto possibile per uno stampatore.

Un mercato, quello della decorazione, che ha margini di profitto molto più elevati della comunicazione visiva, con progetti sempre fatti ad-hoc, ritagliati sulle esigenze del cliente e di fatto non comparabili a livello di prezzo.

Esempi di personalizzazione d'interni
Esempi di personalizzazione d’interni

Web-to-print e E-commerce

Come citato prima, la proliferazione di e-commerce ha reso esplosivo il mercato dell’oggettistica personalizzata. Nuovi attori sono arrivati sul mercato offrendo di tutto tramite piattaforme specializzate come Etsy o Printify. Essi producono e vendono internamente oppure tramite piattaforme delegano a fulfillers che stampano e spediscono.

Gli stampatori hanno diverse scelte a disposizione, da valutare:

  • Lavorare come fulfillers per piattaforme esistenti
  • Creare il proprio shop online
  • Creare shop online per la clientela esistente
  • Gestire gli shop on line dei clienti, produrre e spedire per loro conto

Le ultime due opzioni sembrano quelle più profittevoli a livello di marginalità.

Creare shop per clienti esistenti significa fornire dei portali privati e customizzati dove il cliente può entrare, scegliere il materiale e inserire l’ordine.

Il catalogo è fatto sulla base delle esigenze specifiche del cliente (per esempio, un ristorante vedrà menu, camici per lo staff, tovaglie personalizzate, banner con offerte del giorno ecc.), con listino e termini di consegna concordati. E’ una soluzione presente nella piattaforma PerBiz di Roland così come in altre piattaforme.

I vantaggi sono quelli di poter programmare il lavoro e di conoscere poi in maniera organica e precisa i dati di consumo e le tempistiche di riordino della clientela.

L’altra opzione invece è un mix tra marketing digitale e servizi di stampa. Clienti come artisti, birrifici, influencer, fotografi, gruppi musicali, associazioni sportive, aziende vinicole, fiere, eventi, hanno l’esigenza di promuovere il loro marchio e di vendere merchandising.

Aiutarli a costruire un eshop e stampare poi tutta l’oggettistica può rappresentare un’interessante fonte di business dove si offre il servizio (il sito di e-commerce e la promozione sui vari canali social), la stampa e la consegna.

Qui è importante la sinergia con un’agenzia web, che si farà carico della parte di info-struttura mentre lo stampatore sarà il referente di progetto per il cliente.

L'e-shop PersBiz di Roland DG, creato per chi fa stampa digitale
L’e-shop PersBiz di Roland DG, creato per chi fa stampa digitale

La stampa industriale

La stampa industriale è un mercato complesso, ma pieno di opportunità. E’ una tendenza solida (dove addirittura si ipotizzano crescite fino al 18% annue), che nel 2022 sarà di nuovo un’ottima opportunità per le aziende di stampa.

Pensiamo al packaging, alla personalizzazione di apparecchiature o di parti di esse. Aggiungiamo il mondo del tessile, del fashion con richieste on-demand, dei prodotti di bellezza e del lusso.

Anche se la tendenza è qualla che le aziende produttrici portino la personalizzazione in-house, rimane sempre una buona fetta di industrie che esternalizzaono tale lavoro (per differenti ragioni: costi, competenze, flessibilità).

L’approccio dello stampatore deve essere consulenziale e disporre di un parco di tecnologie in modo da soddisfare le differenti esigenze delle aziende manufatturiere. Tecnologie principe sono l’UV, roll-to-roll, benchtop e flatbed, seguite dalla stampa tessile sublimatica, quella Direct-To-Textile e la stampa inkjet.

Possiamo anche citare lo sforzo che Print4All sta facendo per focalizzare le aziende in questa direzione, proprio mostrando la fattibilità di una concreta collaborazione tra stampa e industria.

Esempi di prototipazione packaging con effetti materici
Esempi di prototipazione packaging con effetti materici

Sostenibilità

La sensibilizzazione sui temi di sostenibilità si concretizzerà molto nel 2022. Ora sappiamo che le tecnologie di stampa hanno tutte degli aspetti che possono impattare sull’ambiente. Il lavoro dello stampatore sarà quello di minimizzare tali impatti, renderli gestibili, utilizzare materiali e certificazioni che comprovino l’impegno verso la sostenibilità.

Il PVC è un materiale ancora molto usato (e lo sarà per molto), così come lastre e pannelli. Però ci sono molte alternative offerte dai produttori a livello di materiali più green che sono sicuramente da testare.

Ai produttori di apparecchiature si possono chiedere le varie certificazioni, sia di prodotto (es. ROHS) che applicative (GreenGuard o OEKO-TEX).

In più, buone pratiche di riciclo o di smaltimento possono essere certificate e portate come prova concreta dell’impegno aziendale verso la sostenibilità e l’ambiente.

La certificazione Greenguard disponibile sugli inchiostri Roland
La certificazione Greenguard disponibile sugli inchiostri Roland

Per concludere

Aspettare che il cliente arrivi non sembra più una soluzione praticabile nel 2022. Così come non lo è non coltivare i clienti esistenti con nuove proposte e applicazioni.

Vista la mole d’informazioni disponibile in rete, oggi la clientela può tranquillamente fare le sue scelte senza che noi ne siamo a conoscenza e trovare altri fornitori che hanno una presenza più puntuale sul web.

In più, se non si è proattivi nella ricerca e nella proposta, alcuni trend importanti e domande latenti possono sfuggire, con un danno all’azienda.

Curare e valorizzare la propria proposta e la presenza, sia online che offline, diventa elemento distintivo per uno stampatore. Così come, a piccoli passi, cominciare a cavalcare i trend che abbiamo descritto sopra.

Nulla tuttavia è scritto nella pietra, soprattutto in questi periodi. D’altro canto, se ci sono periodi in cui prendere decisioni differenti oppure osare qualcosa di nuovo, sono proprio questi.

Allora buon lavoro e buon 2022!

Scopriamo gli inchiostri UV arancione e rosso di Roland DG

Roland ha recentemente presentato gli inchiostri Rosso e Arancione da usare sulle sue stampanti UV della serie LEC2 e LEC2 S. Vediamo perché e cosa possiamo stampare con questi due nuovi colori spot.

Inchiostri UV Roland
Inchiostri UV Roland

Cos’è l’inchiostro UV, come è fatto e come viene stampato

Abbiamo parlato diffusamente della tecnologia UV in questa pagina, descrivendo sia l funzionamento della tecnologia che le varie applicazioni.

Per ricapitolare velocemente il funzionamento della stampa UV prima di parlare più diffusamente dei colori rosso e arancione, diciamo che il sistema funziona come una normale stampante inkjet, a tecnologia piezoelettrica nel caso di Roland.

Stampa UV su oggetti
Stampa UV su oggetti

L’inchiostro però, una volta espulso dalla testina, invece di penetrare nel materiale come nel caso degli ecosolventi o dei latex, rimane in superficie e viene immediatamente asciugato (sarebbe meglio dire polimerizzato), da lampade UV (che sono a LED nel caso di Roland). L’inchiostro si trasforma in una sorta di sottile film sul supporto.

La composizione degli inchiostri UV

L’inchiostro UV contiene in genere quattro componenti: i foto iniziatori, i pigmenti, i monomeri e gli oligomeri.

I monomeri sono i mattoncini dell’inchiostro, e contribuiscono alla flessibilità e all’estensione dello stesso, alla sua durezza o morbidezza e infine la viscosità. Questi parametri sono essenziali per la gamma di superfici da stampare. Gli oligomeri sono delle resine e lavorano sulla parte adesiva dell’inchiostro per i vari substrati.

Le serie LEC2 S UV flatbed di Roland DG
Le serie LEC2 S UV flatbed di Roland DG

I pigmenti invece danno il colore all’inchiostro. Pensate che un pigmento, per essere usato, deve avere un diametro più piccolo di un capello. Queste micro particelle nanometriche macinate in appositi cilindri, sono poi rivestite per evitare che si attacchino l’un l’altra e blocchino gli ugelli della testina. Questo è fondamentale per la corretta dispersione dell’inchiostro nel liquido veicolo dell’inchiostro e, in ultima analisi, della qualità di stampa.

Quando esposti alla lampada UV, i foto inizializzatori attivano il processo di polimerizzazione degli oligomeri e monomeri, che raggruppano le molecole dell’inchiostro in strutture reticolari specifiche. Per questo il processo viene anche chiamato reticolazione.

La polimerizzazione avviene tramite raggi UV emessi dalla lampada UV LED di specifica lunghezza che attivano i foto inizializzatori

Polimerizzazione
Polimerizzazione tramite lampada UV

Depositandosi sopra le superfici senza penetrarle e venendo asciugato immediatamente senza bisogno di aria (a differenza delle altre tecnologie eco-solvente, latex e base acqua), l’inchiostro UV può essere usato su tantissimi tipi di supporti, da quelli plastici (Metacrilato, PMMA, PVC, PVC Forex ™, DBond ™, Polipropilene), al legno, carte, cartoncini, vinili, pietre e marmi, pelle naturale e sintetica.

Stampa cover con inchiostri UV
Stampa cover con inchiostri UV

Anche superfici più particolari come il vetro, il metallo o la ceramica, possono essere stampate con l’aggiunta di primer, cioè di una sostanza che stampata prima della stampa effettiva sulla superficie del materiale genera un vero e proprio rivestimento, permette poi il grip e quindi la stampa degli inchiostri.

L’uso degli inchiostri UV

Gli inchiostri UV, ed è il caso sicuramente di quelli Roland serie ECO-UV, tendono a essere multiuso, stampabili su molti materiali con una resistenza allo sfregamento e un’elasticità ed estensione ottimale su diverse superfici, per coprire tutti gli usi, dalla stampa pubblicitaria a quella industriale. Gli inchiostri ECO-UV EUV5 hanno anche la prestigiosa certificazione GreenGuard Gold, che assicura che gli inchiostri siano esenti da componenti volatili (VOCs) una volta polimerizzati, che li rendono ideali per applicazioni all’interno.

Nel caso di Roland, la qualità del pigmento e della tecnologia di stampa adottata porta a risultati qualitativi al di sopra della media del settore, con una ricchezza di dettaglio e di cromia molto alti.

Ultimo, oltre agli inchiostri e al primer, le stampanti UV Roland sono equipaggiate con vernici trasparenti per effetti lucidi o opachi, a rilievo, tattili o pattern predefiniti. Si stampano esattamente come gli inchiostri e vengono polimerizzati allo stesso modo. Il tempo e l’esposizione della vernice trasparente (altresì chiamata gloss o glossy)  ai raggi UV creano l’effetto opaco o tridimensionale. Un completamento perfetto per aggiungere un valore unico alla stampa UV. Tali effetti possono esser aggiunti in specifiche zone della grafica, come loghi, immagini o dettagli.

Effetti materici con vernici gloss
Effetti materici con vernici gloss

 

Il rosso e l’arancione nella stampa UV

Entriamo ora nel dettaglio dei colori rosso e arancione disponibili sulla serie ECO-UV di Roland per le stampanti UV LEC2 e LEC2 S.

I nuovi inchiostri rosso e arancio (chiamati in gergo colori spot o tinte piatte) si uniscono a quelli già disponibili della quadricromia e del bianco e derivano da pigmenti organici. Posseggono un’ottima estensibilità e flessibilità, la giusta trasparenza e resistenza agli agenti esterni, per applicazioni di comunicazione visiva, prototipazione packaging, personalizzazione in ambito industriale e produzione etichette.

Ma perché aggiungere questi colori spot alla quadricromia? Vediamolo insieme.

I vantaggi degli inchiostri rosso e arancione

L’uso della sola quadricromia CMYK (dove C sta per ciano, M sta per magenta, Y sta per giallo – yellow in inglese – e nero, chiama to anche key colour, da qui la K o per altri Black) con specifici retini consente la stampa del più ampio gamut cromatico di colore raggiungibile con un set minimo d’inchiostri (appunto i quattro della quadricromia). Tale gamut cromatico riproducibile è comunque meno di quello che l’occhio umano riesce a percepire e minore di quelli di cui avremmo bisogno per alcuni progetti grafici da stampare.

Comparazione del gamut
Comparazione del gamut

In stampe dove abbiamo bisogno di tinte particolarmente brillanti, come appunto arancio e rosso (es. loghi con arancione o rosso, albe e tramonti, rossi intensi),  la quadricromia, che sovrappone magenta e giallo per ottenerli, tende a “spegnere” un po’ queste tonalità.

Anche se la quadricromia standard in uso sulle macchine UV Roland già da sola da dei risultati molto buoni, al di sopra della media di stampanti della stessa classe, l’aggiunta dei colori rosso e arancio alla quadricromia, permette di espandere il già ottimo gamut riproducibile, aumentare la vividezza e la brillantezza dei colori e riprodurre anche quelli fuori scala sui rossi e gli arancioni. Si pensi come esempio all’arancione Fanta o Wind, al rosso Honda, Ferrari o Coca-Cola, all’arancione KTM.

Alcuni esempi di applicazioni con rosso e arancione
Alcuni esempi di applicazioni con rosso e arancione

L’uso dell’arancione e rosso nei progetti grafici

Con tale gamut, arricchito da questi colori, riusciamo a riprodurre grafiche che hanno un impatto visivo molto più ricco e caldo (arancio e rosso sono appunto definiti due colori caldi nello spettro colore)  e grafiche che si basano su arancione e rosso in maniera molto più incisiva.

Possiamo quindi progettare e stampare grafiche che hanno colori più forti o più impattanti. Possiamo riprodurre loghi di brand. Oppure possiamo integrare nel nostro progetto i colori Pantone ©  o tinte RAL che non erano prima riproducibili con la quadricromia standard.

Poter coprire anche i colori Pantone© poi, consente di accelerare l’identificazione e la riproduzione del colore del cliente, evitando di perdere tempo per trovare la giusta combinazione in quadricromia.

L’uso del rosso e dell’arancione infatti aumenta  la riproduzione dei colori Pantone ©, che passa dall’81,5% della quadricromia all’88,85%. Un risultato al di sopra della categoria delle stampanti UV di questo tipo.

LEC2 Roland 330 e 640
LEC2 Roland 330 e 640

Rosso e arancio in VersaWorks

I colori rosso e arancio hanno librerie specifiche Roland Color System Library in VersaWorks, il software RIP in dotazione con le stampanti Roland, per la stampa delle tonalità riproducibili con questi due colori per trovare subito quello che il cliente ci ha chiesto da riprodurre. Basta stampare la libreria e confrontarla con il colore richiesto.

Libreria Versaworks
Libreria Versaworks

Questo è un passaggio importante. Nella stampa digitale gli inchiostri vengono miscelati durante la stampa per ottenere il colore desiderato. Per riprodurre in modo fedele la resa di queste tinte, dobbiamo considerare un Delta E, cioè la differenza tra l’originale e quello da noi stampato, tale che l’occhio umano non percepisca la differenza (Delta indica la differenza mentre E sta per Empfindung, dal tedesco sensazione. Questo valore, misurabile con un densitometro o uno spettrofotometro, di solito deve essere pari o meno di due, ma per alcuni progetti differenze più alte sono accettabili).

True Rich Color

In combinazione con l’impostazione di VersaWorks True Rich Color, l’impatto della grafica stampata è ancora più impressionante, preservando i passaggi tonali, le sfumature e il bilanciamento dei colori, e ne raccomandiamo l’uso quando si lavora su grafiche per interni o retroilluminati.

 

Infografica dei mercati raggiungibili con periferiche UV
Infografica dei mercati raggiungibili con periferiche UV