Come le aziende possono creare prompt efficaci. Una miniguida pratica per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale

In un mondo in cui l’intelligenza artificiale (soprattutto generativa) diventa sempre più presente nel nostro quotidiano, saper comunicare efficacemente con questi strumenti rappresenta una competenza cruciale, soprattutto in ambito lavorativo.

Come sempre, ci rivolgiamo a stampatori e creativi ma questo  articolo va benissimo per ogni tipo di azienda che vuole migliorare la produttività, generare nuove idee creative, o semplicemente ottimizzare un processo ripetitivo. In questo, la capacità di creare prompt efficaci può fare la differenza.

Vediamo tra un attimo cos’è un prompt. Anche se ci sono tantissime tecniche per realizzarli, questo articolo è pensato per guidare il lettore nella creazione di prompt utilizzando un semplice schema, che troverete più avanti. In più, ho aggiunto alcuni altri elementi che potenziano lo schema iniziale. A voi la scelta di usarli. Andiamo!

Cos’è un prompt? Il destino nel nome.

Partiamo dall’inizio, senza dare nulla per scontato. Un prompt (letteralmente un’imbeccata) è una richiesta che facciamo a un modello di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, Gemini o Claude, per ottenere una risposta coerente alla richiesta, attingendo dalla conoscenza dello strumento.

Può essere una domanda, un comando o un suggerimento. L’obiettivo è dare abbastanza informazioni e contesto al modello per far sì che generi una risposta utile e pertinente al risultato che si vuole ottenere.

Ad esempio, se si desidera che l’IA generi un titolo accattivante per una nostra campagna pubblicitaria, si può fornire un contesto allo strumento di IA includendo nel nostro prompt di richiesta dettagli sul prodotto che vogliamo pubblicizzare, il pubblico a cui la campagna si rivolgerà e lo stile desiderato. Vederemo come farlo in maniera efficace.

Esempio prompt
Un esempio di un prompt semplice su ChatGPT4

 

 

 

 

Potete paragonare il fare prompting a una conversazione con un amico che è sempre pronto ad aiutarvi: più si è chiari, più è probabile che la risposta sia utile o che si raggiunga il risultato in tempi accettabili.

Chiedi come scrivi

Il grande vantaggio oggi è che si può interagire con l’IA generativa usando semplicemente il nostro linguaggio naturale e una chat, senza bisogno di conoscere codici o linguaggi di programmazione.

Questa accessibilità permette a diversi settori aziendali di coinvolgersi nell’uso dell’IA, rendendola uno strumento versatile, utilizzabile da chiunque abbia un minimo di consapevolezza, anche senza competenze tecniche specifiche.

Da considerare che l’IA generativa, come ChatGPT, funziona in modo “probabilistico” prevedendo quale sarà la parola o il modello di parole più attinenente al contesto precedente.

Questo significa che il modello darà sempre una risposta, a prescindere dalla qualità della richiesta contenuta nel prompt. Quindi, teoricamente, non esiste una risposta “giusta” o “sbagliata”, ma piuttosto risposte che possono cambiare in base alle informazioni su cui il modello è stato addestrato (quantità di dati e parametri) e a come viene formulato il prompt. La risposta andrà comunque sempre verificata in base alle nostra esperienza e competenza nel dominio in cui lavoriamo.

Perché dovremmo investire del tempo per imparare come fare un buon prompt

Imparare a creare un buon prompt può fare una grande differenza nel lavoro quotidiano: può aiutare a risolvere problemi più velocemente, generare idee veramente creative (e non generiche come capita alla maggior parte degli utenti che approccia questi sistemi) e migliorare la produttività generale.

L’IA generativa può aiutare in maniera molto efficace a scrivere testi, creare contenuti visivi, generare idee per campagne, trovare keyword, scrivere mail, contenuti per la forza vendita e newsletter e tanto altro.

Con un prompt ben progettato, si ottiene esattamente ciò di cui si ha bisogno, migliorando la qualità del lavoro grazie alla usabilità della risposta ottenuta.

Fondamentali dei prompt

Passiamo alla pratica! Un buon prompt è chiaro, specifico e fornisce al modello tutto il contesto necessario per generare una risposta accurata e pertinente.

Ci sono tre componenti principali da considerare: il contesto, il compito, e le istruzioni. Ciascuno di questi svolge un ruolo cruciale nel guidare l’IA verso la risposta che desideriamo. Vediamo come:

  • Contesto. Con il contesto, forniamo all’IA informazioni dettagliate per definire il suo comportamento, cioè come deve agire e chi deve impersonare, ad esempio, un esperto di marketing o un consulente tecnico. Questo contesto, se ben definito, aiuta l’IA a comprendere meglio la situazione e ad adottare il giusto approccio, verticalizzandosi su quella specifica disciplina, evitando di partire dal mare magnum della sua sterminata conoscenza, che, giocoforza, condurrà a una risposta più generica.
  • Compito. Con il compito, descriviamo esattamente cosa vogliamo che l’IA faccia. Questo potrebbe includere rispondere a una domanda specifica, come generare idee creative, scrivere un testo o anche fare una lista di raccomandazioni. Più è dettagliata la descrizione del compito, più l’IA sarà in grado di rispondere in maniera mirata.
  • Istruzioni. Qui indichiamo chiaramente come il compito deve essere svolto. Specifichiamo lo stile (formale, informale), il formato (ad esempio, una lista, un paragrafo, un messaggio breve) e il tono (amichevole, professionale, creativo). Questi dettagli aiutano a garantire che l’output soddisfino le nostre aspettative e sia adatto all’audience a cui è destinato.

Un esempio utilizzando i tre parametri: contesto, compito e istruzioni

Ecco un esempio di prompt che raccoglie quanto detto. Sei un copywriter creativo specializzato in nomi e slogan per offerte commerciali su prodotti grafici. Scrivi tre proposte di nome e slogan per una nuova serie di gadget personalizzati che lanceremo il mese prossimo. Mantieni un tono professionale ma amichevole, che spieghi i benefici e i vantaggi dell’oggettistica personalizzata.

Combinando i tre elementi descritti, si possono già creare prompt efficaci che massimizzano la qualità e la precisione delle risposte fornite dall’IA. Potremmo fermarci qui ma possiamo fare di più. Vediamo come.

Aggiungere elementi per migliorare il prompt iniziale

Come detto, le informazioni di cui sopra ci permettono di costruire già un buon prompt. Possiamo però migliorare il risultato aggiungendo al nostro prompt questi altri elementi.

  • Audience. Qui definiamo per chi è pensato il contenuto creato dall’IA. Capire a chi ci rivolgiamo permette alla nostra IA di creare messaggi in linea con chi li riceve. Ad esempio, potremmo rivolgertci ad aziende manifatturiere, a un pubblico di età specifica o a un distretto industriale particolare. Oppure alla nostra forza vendita o al supporto tecnico interno. Ecco un esempio: “Crea una serie di post per Facebook per centri wellness e percorsi benessere dove evidenziare l’importanza del merchandising personalizzato.
  • Formato dell’output. Si può anche specificare il formato che si desidera, se necessario. Indicare il formato aiuta l’IA a fornire la risposta nella maniera più utile per i nostri scopi, ad esempio come liste puntate, paragrafi o titoli. Oppure chiedere di formattare il contenuto per determinate piattaforme social o software di scrittura (i.e. MS Word). Ad esempio “Nei post che crei per Facebook, evidenzia i benefici principali in tre punti.
  • Vincoli e limitazioni. Qualche volta può essere necessario specificare cosa evitare. Indicare nel prompt chiaramente le parole o i concetti che non devono essere inclusi aiuta a evitare fraintendimenti o output inappropriati. Ad esempio”Nel comunicato evita di usare le parole ‘problema’ o ‘difficoltà’ ma proponi dei sinonimi più proattivi.

Migliorare ulteriormente i prompt

Con quanto sopra, siete più che equipaggiati per sbizzarrirvi nelle vostre richieste e ottenere risultati di alto livello. Ma, visto che siete arrivati sin qui con la lettura, ecco alcuni altri suggerimenti che vi porteranno nell’Olimpo della promptitudine!

Fornire esempi di marchi, competitor o pubblico target

Fornire all’IA esempi di marchi competitor o di pubblico target può aiutare il modello a comprendere meglio il contesto della richiesta e ad allinearsi meglio con la tipologia di pubblico a cui ci rivolgiamo. Ad esempio, si possono citare nomi di brand noti come Nike o Apple se si desidera ottenere un posizionamento simile in termini di innovazione e aspirazione, oppure dare degli esempi di siti di nostri concorrenti per capire come differenziarci, oppure descrivere il tipo di audience che si vuole intercettare fornendo dei siti web dove ci sono aziende a cui vogliamo rivolgerci.

Questo aiuta a ottenere risposte più pertinenti e focalizzate. Ad esempio “Stiamo sviluppando una nuova serie di gadget per palestre. Il mio competitor principale lo trovi a questa pagina web www.example.com. Fornisci idee per il nome e lo slogan del nostro servizio differenziandoti dal competitor.” Oppure “Stiamo sviluppando una nuova serie di gadget per palestre. Ecco una serie di siti web di palestre italiane e straniere da cui prendere spunto. Fornisci idee adeguate a questa tipologia di utenti

Uso di delimitatori

Per chiarire meglio alla nostra IA alcune sezioni del prompt, è consigliato l’uso di delimitatori come triple virgolette “””. Questo aiuta l’IA a capire quali parti del testo trattare in modo diverso o evidenziare parti specifiche, ad esempio pezzi di contenuto che avete copiato nel prompt per dare più contesto o un contenuto precedente che volete che l’IA migliori. 

Iterare con l’IA

Si può anche migliorare un prompt in base alla risposta iniziale dell’IA. Ad esempio, si può iniziare con un prompt generico e poi aggiungere dettagli per renderlo più specifico. Ecco come potrebbe svilupparsi

Prompt iniziale: “Elenca le tendenze attuali nella personalizzazione degli articoli.

Livello successivo: “Quali sono gli elementi che rendono queste tendenze attraenti per i clienti?

Livello successivo: “Che tipo di articoli promozionali sono associati a queste tendenze?“. E via di questo passo per avere risposte più attinenti ed efficaci.

 

Ottimizzazione dei prompt

A volte un prompt esistente può essere ulteriormente migliorato chiedendo all’IA stessa di migliorarlo. Può essere un nostro prompt o uno di quelli che troviamo nei vari siti di prompt, che solitamente sono abbastanza generici. Facciamo un esempio. Ottimizza questo prompt aggiungendo gli elementi mancanti. “”” Devo lanciare un nuovo servizio di personalizzazione t-shirt su internet. Suggerisci come fare “””.

Risposta dell’IA “Ho analizzato l’immagine che mi hai fornito, e sembra contenere un prompt di base per il lancio di un nuovo servizio di personalizzazione di t-shirt online. Per ottimizzare il prompt e aggiungere ulteriori dettagli, è essenziale includere contesto, audience, obiettivi specifici, e le piattaforme di marketing da utilizzare. Proverò a riformularlo per ottenere un risultato più efficace” e prosegue con una serie di dati che praticamente si auto-chiederà grazie al prompt potenziato dall’IA stessa.

In alternativa, possiamo invece chiedere all’IA di farci domande affinché abbia tutti gli elementi per dare una risposta adeguata. Tipo: “Devo lanciare un nuovo servizio di personalizzazione t-shirt su internet (oppure il prompt iniziale con tutti gli elementi di cui sopra). Chiedimi eventuali informazioni mancanti che ancora ti occorrono per fornirmi una risposta adeguata.

Chain of Thought

Il metodo “Chain of Thought”, letteralmente catena di pensiero, è un sistema più sofisticato che aiuta l’IA a ragionare passo dopo passo per arrivare a una risposta più accurata. Questo approccio è particolarmente utile per problemi complessi o per richieste più articolate. Come riferimento, pensate a quando si ragiona e si dimostrano concetti matematici, dove ogni passo deve essere verificato prima di procedere.

Ecco un esempio: “Spiega come avviare un servizio di stampa personalizzata di t-shirt, considerando i passaggi necessari dalla fase iniziale fino alla vendita finale.

Possibile rispostaPrima di tutto, è necessario identificare il mercato target, come giovani creativi o piccole imprese. Successivamente, sviluppare una piattaforma online per permettere ai clienti di caricare i propri design. Bisogna assicurarsi che ci sia una buona integrazione del sistema di pagamento e considerare le opzioni di spedizione per raggiungere al meglio i clienti. Infine, promuovere il servizio utilizzando social media e collaborazioni con influencer per aumentare la visibilità.

Prompt: “Bene. Sviluppa meglio il primo passo e attendi il mio ok per il successivo.” Avremmo potuto anche chiedere nel prompt iniziale di mostrarci passo per passo il ragionamento. A voi la scelta.

Tecniche di creatività e problem solving

Alcune ultime (lo giuro!) chicche da utilizzare all’occorrenza.

Brainstorming guidato

Se si è a corto di idee o si vogliono, al contrario, espandere le proprie, si può usare l’IA per generare idee in modalità che possiamo definire. Ad esempio:

Prompt: “Facciamo un brainstorming per generare argomenti da usare per scrivere articoli per il nostro blog riguardanti la personalizzazione di flotte aziendali. Concentrati sui trend di personalizzazione e idee più redditizie. Usa strategie di Oceano Blu e Mucca Viola (per chi non lo sapesse, sono due strategie che puntano alla differenziazione verso i concorrenti).”

Prompt per approcci alternativi

Questo metodo è utile per esplorare approcci diversi a uno stesso problema. Ad esempio:

Prompt: “Proponi X approcci diversi per promuovere grafiche per vetrine. Descrivi vantaggi e svantaggi di ciascun approccio. Usa approcci non convenzionali

Prova tu stesso. Esempi pratici

Sapere, fare, saper fare. Provate questi esercizi per applicare quanto abbiamo letto e sperimentare i vari elementi del prompt design.

  • Esercizio 1: Scrivere un prompt per creare il nome di un nuovo prodotto rivolto a un pubblico di circa vent’anni. Definite chiaramente il tipo di prodotto (ad esempio, un gadget tecnologico o un prodotto di bellezza) e includete informazioni sul pubblico target, come interessi e preferenze di stile.
  • Esercizio 2: Chiedete all’IA di generare un annuncio pubblicitario per personalizzare abiti da lavoro. Specificate il tono (ad esempio, motivazionale o serio), il pubblico di riferimento (es. piccole imprese o artigiani), e i vincoli (ad esempio, evitare termini troppo tecnici e mantenere un linguaggio accessibile). Inoltre, includete dettagli come i vantaggi della personalizzazione per la brand identity e il comfort dei lavoratori.
  • Esercizio 3: Sperimentate con un prompt iterativo per migliorare un testo generato dall’IA sulla grafica da interni e floor graphic. Iniziate con un prompt generico e aggiungiete dettagli specifici passo dopo passo, come il tipo di spazio (ufficio, casa, negozio), il pubblico target (clienti retail, aziende, famiglie) e il messaggio principale da comunicare (eleganza, creatività, professionalità).

Conclusione

Come abbiamo visto, creare prompt efficaci richiede l’uso di alcuni elementi ricorrenti per fornire la giusta chiarezza all’IA.

Prendetevi del tempo e sperimentate. Sia con versioni gratuite che con versioni a pagamento di modelli come ChatGPT, Claude, Gemini, Mistral, conoscere le tecniche di un buon prompt porta a risultati mirati e in linea con i nostri obiettivi.

Un buon punto di partenza è iniziare con prompt semplici e poi aggiungere dettagli man mano, verificando cosa funziona meglio allo scopo. L’IA è uno strumento potente che funziona al meglio quando comunichiamo chiaramente con lei (beh, è così anche con le persone). Buon prompting!