Decorazione d’interni e stampa digitale di grande formato. Che succede?

Negli ultimi anni, la decorazione d’interni ha subito una trasformazione graduale ma significativa verso l’adozione della stampa digitale di grande formato. Diversi fattori convergenti stanno accelerando questa trasformazione, tra cui:

  • Una marcata inclinazione verso la personalizzazione, riconosciuta come un valore aggiunto capace di fare la differenza.
  • La possibilità di creare e applicare grafiche digitali in periodi relativamente brevi;
  • La diffusione di materiali per interni da usare con le diverse tecnologie di stampa;
  • Una consapevolezza che la sostenibilità passa non solo nell’utilizzo di materiali sostenibili, ma anche nel fornire ambienti che facciano stare meglio chi li frequenta;
  • La presa di coscienza dei marchi produttori di stampanti, materiali e degli organizzatori di eventi di offrire più materiale e spazio a tali tecnologie;
  • La consapevolezza di architetti e designer di poter offrire soluzioni che prima non erano possibili.

Per questo, è sempre più frequente imbattersi in articoli dove si sottolinea come la stampa digitale è una risposta importante alle esigenze di personalizzazione e di decorazione in ambito di decorazione d’interni e architetturale.

La domanda allora è al seguente: può oggi uno stampatore considerare la decorazione d’interni per espandere la sua offerta e il suo portfolio? Qui, senza pretendere di dare risposte esaustive, diamo un’occhiata ad alcuni aspetti che vale la pena considerare.

 

Un esempio di stampe per interni con tecnologia UV
Un esempio di stampe per interni con tecnologia UV

Gli elementi in gioco

Credo che ciò che catalizzi la trasformazione di cui sopra possa esser riassunta in tre punti.

  1. Il primo è l’avanzamento tecnologico delle soluzioni di stampa nelle diverse tipologie d’inchiostri e colori disponibili, che facilita di molto la creazione di applicazioni grafiche.
  2. Il secondo è la “democratizzazione” della stampa digitale di grande formato, oggi disponibile in diverse tipologie di prezzo (non solo per pochi adepti) e integrabile nei flussi di lavoro delle stamperie, con tanti tipi di materiali proposti dai costruttori di supporti per le più diverse applicazioni grafiche.
  3. Il terzo invece è la crescente richiesta di soluzioni personalizzate negli spazi abitativi e commerciali, che sta definendo un nuovo paradigma nel design degli interni.

Cosa dicono i dati

Analizzare le principali applicazioni grafiche nell’interior design offre prospettive sulle future direzioni di questo trend.  Prendiamo ad esempio la traiettoria di crescita della carta da parati stampata digitalmente, che è una delle applicazioni principe nella decorazione d’interni.

Essa ha una crescita prevista (CAGR) che va dal 18.2% al 19.1% con un incremento della domanda di soluzioni di decorazione personalizzate, on-demand e just-in-time. In Europa il mercato della decorazione murale si attesta su una crescita del 9.9% (quasi il doppio del 4.6% previsto per la stampa digitale di grande formati).

Questa tendenza è probabilmente il riflesso della propensione dei consumatori e delle aziende a investire in ambienti unici e su misura, come accennato sopra, che riflettano la loro identità o il brand.

Diversi articoli suggeriscono futuri promettenti per l’interior (qui uno) e le tecnologie digitali con le loro potenzialità cominciano a essere conosciute e apprezzate nell’ambito della decorazione.

Adesivo murale
Adesivo murale

Vale la pena?

La domanda da farsi è se per uno stampatore digitale vale oggi la pena dedicarsi alla stampa d’interni e al settore architetturale. Ovviamente mi riferisco a chi non ha compiuto questo passo, che, in base alla mia esperienza sul campo sono ancora in parecchi.

Io guarderei ad alcuni aspetti che suggeriscono una risposta positiva.

  • In primis, quello della dotazione tecnologica. Mai come oggi vi è tanta disponibilità di soluzioni di stampa per ogni tipo di esigenza e applicazione: eco-solvente, UV, resina/latex o pellicole in vinile da intagliare.
  • Poi l’ampia gamma di materiali da decorazione oggi disponibili e l’expertise dei produttori di materiali, che si affinata con il passare del tempo, quando la decorazione d’interni sembrava un posto per pochi eletti.
  • Citerei poi l’esperienza maturata dagli stampatori in applicazioni di comunicazione visiva, veicoli, esposizione fieristiche, vetrine ed eventi creai una base molto solida per trasferire queste competenze su altri mercati, come appunto la decorazione d’interni.
  • Poi vi è la marginalità, con profitti potenzialmente più interessanti rispetto a mercati più saturi come quello della comunicazione visiva. Questo aspetto è interessante sia perché applicazioni di questo tipo sono normalmente più remunerative ma anche perché si ha la possibilità di poter fornire più prodotti grafici rispetto alla richiesta iniziale. Faccio un esempio banale per chi fa comunicazione visiva ma non tanto per la decorazione d’interni. Partendo da una grafica murale, si può anche proporre alla clientela un rivestimento diverso per ogni ambiente, tele pittoriche, grafiche da pavimento, pellicole per vetrate, schermi solari su finestre, sticker murali, retroilluminati, personalizzazioni temporanee con materiali removibili, stampe su tessuto, insegne e segnaletica interna.
La stampante Dimensor S di DG DIMENSE per lal produzione di carta da parati materica
La stampante Dimensor S di DG DIMENSE per lal produzione di carta da parati materica

Dove sono le sfide

La stampa per interni però non è la comunicazione visiva e ci sono delle peculiarità che lo stampatore deve avere bene a mente.

Innanzitutto, la platea a cui ci si rivolge, che pretende professionalità e conoscenza del settore, risultati di qualità e materiali, ove possibile, sostenibili.

Spesso l’interfaccia qui è l’architetto o il designer, per cui bisogna saper parlare a queste figure in maniera che capiscano la potenzialità che state proponendo. In più, bisogna sviluppare con essi collaborazioni strategiche perché esse lavorino come collettori di potenziali clienti e influencer della tecnologia digitale.

Architetti e designer sono anche consci che eventuali decorazioni debbano avere una durata abbastanza lunga e bisogna garantire che tale necessità sia soddisfatta.

Quindi uno sviluppo di una sensibilità diversa, più legata al design e alle tecnologie che meglio si prestano a soddisfare le esigenze di questa utenza per fornire soluzioni non sono solo esteticamente piacevoli ma anche funzionalmente innovativi e sostenibili.

Questo presuppone un riposizionarsi come immagine e l’adozione di un marketing mirato al settore e anche prendersi del tempo per imparare, il tutto, mentre si continua ad alimentare il business giornaliero.

Poi probabilmente ci sarà la necessità d’investire in nuove tecnologie come appunto stampanti in resina/latex o quelle per superfici materiche, nonché sistemi di finissaggio (se non già presenti in azienda).

Non ultimo, il settore del design, così trendy, fresco e affascinante, offre la possibilità di assumere e formare designer e creativi all’interno della propria azienda dedicati alla decorazione d’interni, in maniera sicuramente più facile rispetto al personale dedicato alla stampa digitale, dove appunto la carenza di tali figure è fonte di preoccupazione per diversi professionisti della stampa.

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Per concludere

Come diceva la pubblicità di una carta di credito tempo fa “per molti, ma non per tutti”.

Sicuramente la decorazione d’interni con la stampa digitale rappresenta un’area di crescita potenziale per gli stampatori, rispetto agli ambiti più tradizionali. A ciò aggiungiamo la possibilità di migrare le competenze acquisite nella comunicazione visiva nel settore dell’interior.

Vi sono poi le competenze da acquisire e un eventuale riposizionamento per parlare bene a questo mercato. Vi è la novità che la stampa digitale porta a designer e architetti, cioè la possibilità di poter rinfrescare eventuali ambienti in maniera più frequente, proponendo sempre nuove ambientazioni con spese più contenute rispetto a lavori murari e uscendo fuori dai cliché minimalistici utilizzati sino ad oggi.

Siamo però nelle condizioni di poter valutare con criterio come e cosa possiamo fare, confrontandoci con colleghi che già lavorano nell’ambito, con i marchi di materiale e stampanti o con architetti e designer per programmare poi una strategia che porti nuova linfa alla nostra azienda in termini creativi e di business.

Sticker murali per interni
Sticker murali per interni

Stampa UV Flatbed: la nuova frontiera della personalizzazione industriale

L’adozione di tecnologie innovative e digitali è il motore che sta guidando il cambiamento nel settore della produzione industriale e il mindset degli addetti ai lavori, per massimizzare le produzioni, per consegne just-in-time, gestione degli stock e soddisfazione delle esigenze specifiche dei vari clienti.

Dati come la trasformazione digitale nell’ambito dei processi in crescita del 19.4% fino al 2029 e la manifattura digitale in crescita del 16.5%, indicano che il digitale è parte integrante dell’industria manufatturiera. A ciò, dobbiamo unire la richiesta crescente di personalizzazione dei prodotti dei prodotti, considerato uno dei megatrend industriali. Questo è un aspetto in cui vogliamo far focus in quest’articolo.

Stampa UV oggetti

Personalizzazione e tecnologie di stampa

Parlando di personalizzazione, notiamo che la stampa Direct-To-Shape, cioè su superfici e oggetti, tra cui includiamo anche parti e componenistica dell’industria elettronica e meccanica, presenta una crescita del 7.2%. Il Printing-on-Demand, cioè la stampa su specifica richiesta (just-in-time, piccoli lotti, prototipi e mock-up), dato trasversale per tutti i segmenti commerciali, prevede uno sviluppo pari al 25.8% fino al 2030, segno si una necessità ben specifica di flessibilità e prontezza nella risposta al mercato.

La personalizzazione è strettamente legata con i processi di stampa. In questo caso consideriamo la stampa digitale con inchiostri UV, anch’essa in crescita del 9.5% annuo. La stampa con inchiostri UV è una soluzione che coniuga sia la possibilità di stampa a richiesta che di personalizzazione di oggetti, parti o superfici.  In particolare, le stampanti flatbed (a letto piano) possono offrire la massima versatilità all’industria che intende avvalersi della personalizzazione con inchiostri UV, soprattutto nei settori elettronico, elettrotecnico e meccatronico.

Stampa UV Industriale Roland

 

Applicazioni della stampa UV nei segmenti elettronico, elettrotecnico e meccatronico.

Considerando quanto sopra, le possibilità offerte dalla stampa UV flatbed sono particolarmente rilevanti per il settore tecnologico, consentendo la personalizzazione di telai e chassis di apparecchiature elettriche e elettroniche, pannelli frontali o di controllo, tastiere a membrana (graphic overlay), packaging di prodotto, placche, rack, componentistica, astucci, contenitori e tanto altro ancora.

Una delle caratteristiche principali della stampa UV è proprio quella di poter stampare su una molteplicità di superfici, rendendo molto vasto il campo applicativo e produttivo.

Stampa UV Industriale Roland

La tecnologia di stampa UV. Un Incontro tra qualità ed efficienza

Approfondiamo allora brevemente perché la stampa UV è così versatile e si presta ad essere un valido supporto nel mondo della manifattura attenta alla personalizzazione. La stampa UV utilizza inchiostri che, esposti a luce ultravioletta, induriscono (polimerizzano) immediatamente. Questo processo assicura adesione e durabilità su diversi materiali, oltre a vantaggi come:

  • Asciugatura istantanea per una maggiore efficienza produttiva con consegne più rapide, sia di produzioni per clienti che di mock-up o prototipi (ad esempio per il reparto marketing o tecnico)
  • Durata e resistenza dei colori nel tempo.
  • Ampia gamma cromatica per riprodurre colori molto ricchi oppure fuori dalla gamma standard della quadricromia, grazie all’uso di colori aggiuntivi come rosso e arancione.
  • Stampa su materiali scuri o trasparenti grazie all’uso come base dell’inchiostro bianco ad alta coprenza.
  • Dettagli di alto livello e passaggi tonali tra colori eccellenti.
  • Possibilità di aggiungere texture a rilievo lucide o opache su parti specifiche o sull’intera superfice per effetti tattili, materici o tridimensionali.
  • Adesione a superfici molto ostiche grazie all’uso di primer appositi
  • Riduzione dell’impatto ambientale grazie a inchiostri certificati e alla possibilità di ottimizzare le produzioni senza la necessità di creare e stoccare telai (come avviene con la serigrafia).
La stampa UV in azione: inchiostro, effetto 3D e asciugatura
La stampa UV in azione: inchiostro, effetto 3D e asciugatura

L’integrazione con processi di stampa esistenti

Molta parte della manifattura già personalizza produzioni grazie all’uso di impianti serigrafici o tampografici interni, oppure utilizzando aziende esterne specializzate. La stampa UV si affianca alle risorse già esistenti e può lavorare in complementarità con esse oppure in maniera indipendente. Ciò vale sia per le aziende che per gli stampatori industriali. Citiamo qui alcuni vantaggi della stampa digitale UV flatbed:

Produzione just-in-time o i tempi molto brevi.

  • Realizzazione di parti on-demand per ridurre sprechi e inventario.
  • Flessibilità in termini di pezzature, ideale per serie limitate e prototipi.
  • Controllo della qualità dello stampato.
  • Realizzazione di mock-up e prototipi in tempi brevi

Quali prodotti flatbed UV per l’industria

Parlando di stampa UV flatbed, parliamo di apparecchiature che per loro natura si adattano a diversi contesti e disponibili in diverse grandezze. Sono disponibili diverse soluzioni dai marchi più importanti. Tra questi, vorrei citare le soluzioni di Roland DG.

La Roland MO-240, con un’area di stampa di formato A2, è ideale per oggettistica e piccole produzioni, posizionabile in diversi ambienti, dai laboratori, agli stufi grafici interni come sulle linee di produzione.

Roland MO-240
Roland MO-240

Per produzioni più grandi, si può valutare la serie CO-i. Una soluzione flatbed con due diverse luci di stampa in larghezza e tre in lunghezza, che possono ospitare e personalizzare numerose quantità di oggetti oppure articoli come porte, pannelli, valigie e chassis.

Roland CO-i
Roland CO-i

Tutte offrono la possibilità di ospitare altezza attorno ai 20cm e hanno una gamma colore riproducibile estesa, effetti materici e tridimensionali lucidi e opachi, gestione completa della stampa da software dedicato. In più, per produzioni ripetute, è anche disponibile un software che permette di automatizzare il processo di stampa e di far usare la macchina anche a chi non è esperto di stampa digitale, elemento non secondario in caso di turnover o di utilizzo di manodopera non specializzate. Gli inchiostri hanno certificazioni GREENGUARD Gold, che assicurano il rispetto degli standard per una stampa sostenibile.

Ci sono esempi pratici che danno l’idea della versatilità e della flessibilità di tale tecnologia: Sam Cases, per la personalizzazione di contenitori, Shooter Padel per la customizzazione di racchette da padel, Monro per la personalizzazione di packaging e Tipolitografia Mazzarini per la creazione di elementi brandizzati a scopo pubblicitario.

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Perché valutare ora la stampa UV flatbed per l’industria

Nell’industria, gli uffici marketing, di design, gestori di linee produttive e uffici di pianificazione oppure chi lavora in outsourcing per le manifatture devono considerare che la richiesta di produzioni personalizzate, just-in-time, piccoli lotti e on-demand sono una realtà in crescita. Di riflesso, questo sta spingendo la necessità di dotarsi di più tecnologie di stampa e tra questa, quella UV flatbed, che soddisfa le richieste i cui sopra e si propone come soluzione ideale.

L’invito è quello di valutare come la stampa UV possa soddisfare le esigenze produttive e di provare dal vero la flessibilità e la qualità di una stampante flatbed.

Un esempio di stampa UV flatbed per la personalizzazione industriale
Un esempio di stampa UV flatbed per la personalizzazione industriale